time out

Cari ragazzi,

non si può andare in palestra. Non si può andare al campetto. È un bel problema. Un problema per voi, innanzitutto: mancano le emozioni che si provano in partita; manca il divertimento dello spogliatoio, dove è possibile raccontarsi senza paura di essere ascoltati; mancano il rumore e l’odore dei palloni, lo scricchiolio delle scarpe sul parquet, e, paradossalmente, le voci dei vostri allenatori. A proposito di allenatori: anche a loro manca la palestra! Sanno che il lavoro che stavano facendo su e con voi si è bruscamente interrotto e che non sarà per niente semplice recuperare il terreno perduto. Volete sapere un segreto? Sapete perché gli allenatori spesso si arrabbiano? Perché ci tengono ai giocatori, vorrebbero che ciascuno di voi tirasse fuori il meglio di sé per arrivare più in alto possibile. Non si accontentano, sono maniaci della perfezione. In questo periodo stanno schiumando bava perché vorrebbero mettervi sotto torchio, per vedervi migliorare giorno dopo giorno. Gli allenatori, come tutti voi del resto, vogliono vincere, è sacrosanta verità. Ma la vittoria più grande, impagabile, incancellabile, è aiutare ciascuno di voi a raggiungere il previsto apice per ciascuno: chi serie A, chi arbitro, chi allenatore, chi dirigente, chi bravo cittadino del mondo. Siamo chiusi in gabbia, proprio ora che le giornate si allungano e il clima si fa mite. Siamo chiamati a resistere. Per molti di noi forse la partita più difficile da quando siamo nati. Difficile affrontare un avversario sconosciuto: al momento non conosciamo nessuna tattica, nessuno schema offensivo e difensivo in grado di darci la vittoria. Cosa fanno gli allenatori quando la squadra è in difficoltà? Chiamano time out! Ecco, fate conto che questo sia un time out un po’ più prolungato del solito. Non sentirete le urla degli allenatori, non li vedrete in carne ed ossa, non vedrete lavagnette volare o cose del genere. Ma non vi stanno abbandonando. Si è allenatori sempre e per sempre. Tutti sappiamo che allenarsi in camera non è la stessa cosa che farlo in palestra. Ma noi non ci arrendiamo e facciamo tutto quello che è possibile fare, nel rispetto delle regole. La barca si è rovesciata e dobbiamo risalirci: non sarà facile, ma ce la faremo. Abbiamo pensato di entrare nelle vostre case con alcuni video molto semplici da svolgere in camera vostra senza recare disturbo ai vicini. La nostra forza, al momento, è la resistenza. Si può essere forti anche restando immobili. Pronti e fermi come sui blocchi di partenza. Quando verrà il colpo di pistola, correremo più veloci di prima. E, sopratutto, saremo persone migliori.