Dopo aver letto il titolo, vi chiederete: che relazione c’è tra i neuroni specchio e il gioco della pallacanestro?
Per prima cosa definiamo questi neuroni come gli elementi deputati a memorizzare nella corteccia premotoria del nostro atleta i gesti fondamentali della disciplina praticata, come per esempio il tiro e il passaggio; infatti la sola e semplice osservazione di un gesto ben eseguito porta il nostro sistema nervoso a memorizzare e riprodurre l’azione in modo corretto come se venisse eseguita dallo stesso atleta. Inoltre i circuiti neuronali lavorano allo stesso modo seppur l’atleta non stia eseguendo nessun movimento. Se ne deduce che il dimostratore deve essere un ottimo esecutore per prima cosa e il rivedere molte volte le proprie azioni eseguite alla perfezione porta ad immagazzinare il giusto schema motorio e a migliorare quindi la tecnica personale. Infine si può aggiungere che usare lo smartphone, per riprendersi, può essere un valido ausilio per “sfruttare” tale teoria e rendere utile lo strumento tanto caro ai nostri giovani. Naturalmente sarà importante creare un protocollo sperimentale per verificare la teoria e gli eventuali miglioramenti.
Buon lavoro! Fatemi sapere se funziona!
Prof. Alessandro Onofri
Preparatore fisico F.I.P.
Istruttore Minibasket
Esperto nella pratica psicomotoria Aucouturier